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LA LETTURA, LA SCRITTURA, IL MONDO
A cura di Stefano Raimondi

Gli incontri svolti nelle classi 1A e 2G si sono realizzati in 2 date distinte:

Primo incontro 16 febbraio 2022:
L’ATTO DELLA LETTURA

Il libro essenziale, il solo libro vero, un grande scrittore non deve, nel senso corrente, inventarlo, poiché esiste già in ciascuno di noi, ma tradurlo. Il dovere e il compito di uno scrittore sono quelli di un traduttore.
Marcel Proust

Un percorso che si è rivolto all’indagine fisiologica e valoriale del gesto della lettura, da intendere come un gesto di conoscenza e di unioni di solitudini dialoganti – la solitudine dell’autore e la solitudine del lettore. Con l’ausilio di schede e materiali preparati dal docente si sono poste le questioni basilari e fondative del tema (Che cosa significa per me leggere?) conducendo gli studenti alla scrittura delle risposte e alla loro restituzione.

Secondo incontro 2 marzo 2022:
L’ATTO DELLA SCRITTURA

Il testo che scrivi deve darmi la prova di desiderarmi. Questa prova esiste: è la scrittura. La scrittura è questo: la scienza dei godimenti del linguaggi.
( R. Barthes, Variazioni sulla scrittura. Il piacere del testo, Einaudi, 1999, p. 77)

Un percorso che si è rivolto alla pratica della scrittura come gesto di relazione tra sé e il mondo e tra sé e gli Altri. La scrittura dunque sarà indagata prima come luogo di pensiero e poi come luogo d’ospitalità che lo scrittore stesso, fornisce prima al proprio sé scritturante, e poi alle parole che decide di ascoltare/rivelare per far spazio all’Altro che ci ascolta: che ci legge!

Il percorso si è soffermato sulle questioni fondamentali e interrogative della pratica scritturale:

• L’importanza della parola
• La cura delle parole
• La salvazione delle parole
• la traccia della scrittura

Il percorso si è articolato nell’esercizio della parola come parola da “salvare”. Sono le parole che dicono il nostro passaggio, che raccontano l’ordine e il disordine della nostra erranza, che ci permettono di rendere evidenti le nostre emozioni e i nostri sentimenti. La scrittura diventa sempre la nostra più autentica testimonianza e da questa verità, si può partire per tentate, di nuovo, una conoscenza di sé: una sorta di rimpatrio. Ma tutto ciò non può che rivelarsi nell’atto della lettura, là dove troviamo parole che non solo leggiamo ma che ci leggono. Le classi si sono dimostrate attente, entusiaste e partecipative, concedendo, nella condivisione e nella restituzione delle esperienze, momenti di intensa emozione e condivisione.



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