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L’arte della guerra come arte dello studio

Per il progetto EX Libris, il prof. Francesco Cattellani sta conducendo un laboratorio di infografiche insieme a 14 alunni del liceo Giacomo Ulivi di Parma. Il libro che ha scelto, su loro suggerimento, si intitola “L’Arte della guerra” e raccoglie gli insegnamenti di Sun Tzu, generale e filosofo cinese vissuto tra VI-V secolo a.C. Si tratta di uno dei più antichi testi di arte militare ed è anche un compendio i cui consigli si possono applicare, al pari di altre opere della cultura sino-giapponese, a molti aspetti della vita, oltre che alla strategia militare.


Il testo, composto di tredici parti, fu originariamente trascritto su strisce di bambù collegate da lacci di seta, e si sviluppa come una raccolta di massime sulla strategia e la condotta delle battaglie.


Poche sono le informazioni biografiche riguardo all’autore, ma ciò che sappiamo è che probabilmente egli fu attivo come generale al servizio di Helü, re dello Stato di Wu, situato all’estremo est dell’attuale Stato cinese. Non abbiamo notizie certe nemmeno sull’effettivo redattore del testo, ma l’ipotesi più accreditata è quella di un trascrittore successivo degli insegnamenti del filosofo. Forse per questo le massime di ogni capitolo sono precedute dalla formula “Sun Tzu ha detto”.


L’arte della guerra è un trattato che si ispira al taoismo, e divenne un punto cardine nell’antica cultura cinese. Il testo sembra puntare alla ricerca della pace e al controllo delle situazioni. Ciò che il libro insegna è la ricerca dell’armonia e per raggiungerla indica che occorre avere la consapevolezza delle condizioni in cui si è. Ecco perché il risultato migliore è vincere senza combattere.

Ci sono libri che continuano a dimostrarsi utili anche molti secoli dopo essere stati scritti. Questi libri sono più preziosi degli altri perché contengono il distillato di un’esperienza pratica che ha potuto essere verificata per migliaia di anni. Sulla strategia bellica sono stati composti diversi trattati in Oriente, ma tutti fanno riferimento, più o meno, a “L’arte della guerra”. I motivi del suo successo e della sua incredibile longevità si possono attribuire al fatto che la sua saggezza resta insuperata.

Inoltre, leggendolo in una prospettiva diversa, si può scoprire quanto i suoi insegnamenti siano princìpi universali e, quindi, applicabili in tutti i campi e in tutte le situazioni della vita personale e collettiva, ovunque vi sia un conflitto, una fatica da compiere. Perché il conflitto è parte integrante della nostra vita, è dentro di noi e intorno a noi.

Inizialmente gli insegnamenti di Sun Tzu vennero applicati in campo militare; ne sono esempio il generale che contrastò l’invasione della Russia da parte di Napoleone, Thomas Edward Lawrence, alias Lawrence d’Arabia, che ebbe un ruolo di primo piano nella rivolta araba del 1916. Dopo le varie edizioni del testo che si susseguirono in Occidente, tutti gli apparati militari europei ebbero modo di apprezzarne il genio strategico. In tempo di pace, dagli anni Settanta in poi, L’arte della guerra ha conosciuto la più grande diffusione, diventando ben presto un testo di riferimento anche per il marketing. Mark McNeilly, top manager dell'IBM, ha pubblicato nel 1996 Sun Tzu and The Art of Business, dando il via a una serie infinita di manuali di questo genere.


Le interpretazioni del significato del testo sono varie, e anche noi ne abbiamo identificata una: una lettura legata al mondo scolastico. Chiaramente questo libro non è indirizzato letteralmente agli studenti, ma le sue citazioni presentano degli insegnamenti e dei consigli riferibili anche a loro. Di conseguenza non si ha più davanti un Sun Tzu che ci parla di guerra, bensì un Sun Tzu che ci parla di scuola e di studio, e tramite le sue parole ci insegna come organizzarci, come gestire noi stessi in situazioni scomode, come prevedere possibili pericoli e altre strategie e mezzi di salvezza. Sun Tzu può aiutare tutti gli studenti che vogliono trionfare sull’ignoranza, il loro più grande e minaccioso nemico. Questo è quello che abbiamo appreso dal libro e che cercheremo di trasmettere con le nostre infografiche.




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